Si è tenuta giovedì 18.6.2020 la conferenza medica dal titolo “Aggiornamento tumore prostata” destinata a medici di famiglia e specialisti. Alla conferenza online hanno partecipato oltre 40 persone, fra medici e operatori sanitari.
Abbiamo intervistato il medico coordinatore della conferenza, il Dr. Paolo Broggini, specialista in Urologia.
1. Perchè oggi un aggiornamento sul Tumore della Prostata?
Perchè rappresenta il tumore pìù frequente nel maschio e ne rappresenta la seconda causa di morte. Inoltre, quando colpisce è spesso asintomatico e la sua manifestazione appare solo in stato avanzato di diffusione metastatica; ciò lo rende una delle prime cause di grave inabilità maschile, specie tra le fasce dai 50 ai 60 anni d'età. La scienza medica approvigiona costantemente e, si potrebbe dire tutti i giorni, di novità sia in termini di diagnosi precoce, sia di nuovi trattamenti del problema. Dunque, rappresenta un argomento che ci impone di essere sempre aggiornati, specie in ambito di Medicina generale di famiglia oltre che ovviamente, noi medici specialisti urologi.
2. Potrebbe farci un paragone "al femminile" per forma tumorale?
Ma', il tumore prostatico può a ragione assimilarsi per molti aspetti al tumore della mammella nella donna. Questa similitudine o parallelismo però va ad incontrare un pianeta ben diverso, appunto quello maschile. Ciò per dire che mentre la donna effettua molto assiduamente una prevenzione attuando l'autopalpazione del seno, andando regolarmente dal medico di famiglia e dal ginecologo, il maschio specie tra i 40 e i 60 anni effettua 5 volte meno della donna la "prevenzione". Ciò lo espone a un grave aspetto che è quello di una mancata diagnosi precoce; purtroppo una mancata tempestività comporta spesso un destino oncologico infausto.
3. Cosa consiglierebbe a un uomo di mezza età quando intende "prevenzione"?
Intendo affidarsi a un programma molto basic che spesso prevede che l'uomo passi annualmente dal proprio medico di famiglia e dal suo urologo. Ognuno di noi ha il proprio gommista di fiducia, il proprio idraulico, il macellaio, il panettiere. Bene l'uomo inteso come maschio deve avere anch'egli il proprio urologo di fiducia che, nell'ambito della prevenzione, lo valuta annualmente con esami del sangue come il PSA e con la visita prostatica e quant'altro. Intendo dire che gli strumenti della prevenzione ci sono ed abbondano, manca solo l'attore che li deve utilizzare. E poi ricordiamoci; per il tumore della prostata la "prevenzione" equivale alla "diagnosi precoce"!
4. Lei ha parlato al convegno di una nuova modalità diagnostica per il tumore della prostata: la Fusion Biopsy Real Time. A cosa serve e cosa consiglierebbe all'uomo della strada in cerca di una seria ed economica prevenzione sanitaria?
Questa nuova apparecchiatura, pensata solo 10 anni fa', avrebbe avuto dell'incredibile. Pensare che una biopsia della prostata potesse avvenire con il supporto di due potenti macchinari come una ecografia transrettale di ultima generazione associata ad una potente risonanza magnetica a 3 Tesla, fusi all'unisono e in tempo reale, sarebbe sicuramente sembrato utopistico. Ma grazie agli enormi progressi della bioingegneria in campo diagnostico sanitario, ora possiamo permetterci di non sbagliare e di fornire una diagnosi certa ed in tempi da record. Oggigiorno solo i centri medici di eccellenza dotati della massima espressione tecnologica in campo diagnostico hanno il compito e l'onere di guidare la ricerca a favore di una sanita' piu' moderna ed economica, soprattutto nell'interesse dei nostri pazienti.