La terapista Anna Damonti presenta sulla Rivista Gente Sana la Riflessologia Facciale. Si tratta di una delle poche tecniche che permette l’auto-trattamento. Per interventi più incisivi e profondi è necessario rivolgersi a un terapista esperto che sappia intervenire in modo olistico, su più aspetti della persona. Il primo passo verso la guarigione è, inoltre, raggiungere uno stato di rilassamento.
Autotrattamento contro lo stress
Lo stress è un problema comune a tante persone e può
creare svariati sintomi e segni sia sul piano fisico, sia
sul piano emozionale e, a parer mio, va affrontato a
360 gradi, cercando di indagare le possibili cause e
contemporaneamente cambiando il proprio stile di vita.
Per tanto la riduzione del così detto stress richiede un
lavoro complesso in cui la persona comincia a prendersi cura di sé stessa assumendosi la responsabilità della propria salute.
In questo percorso rientra anche la riflessologia facciale con l’auto-trattamento, che consiste in massaggi da farsi su alcune parti del viso e/o nella stimolazione di alcuni punti precisi.
Per lo stress la zona prediletta da lavorare è quella
corrispondente al punto 26, che si trova in mezzo alle
sopracciglia, in quanto induce uno stato di calma, regolarizza il ritmo cardiaco e respiratorio ed è indicata
anche per i neonati quando, ad esempio, piangono senza una causa apparente.
La stimolazione va fatta avendo cura di idratare bene la cute con crema o olio, si possono usare le dita delle
mani o le nocche per essere più incisivi premendo
maggiormente, senza però recare alcun dolore. Il movimento può essere circolare orario o antiorario oppure formare un otto. Nel caso si voglia migliorare problematiche croniche è necessario strutturare un piano riflessologico personalizzato che può variare nel corso del tempo a seconda di come la persona reagisce.