L’essere umano si interroga da tempo sulla scintilla che accende il desiderio e sul ruolo della biologia in questa sfera così personale della nostra vita. Negli ultimi decenni, finalmente, le neuroscienze hanno cominciato a dare qualche risposta. Per quanto sofisticato, l’Homo sapiensconserva pur sempre la sua parte istintiva della quale fanno parte vista, olfatto, udito, tatto e gusto: noi non siamo diversi da tante altre specie e, più o meno inconsapevolmente, scegliamo sovente il nostro partner sulla spinta di pulsioni biologiche veicolate per lo più dai nostri sensi.
Fra questi, vista e olfatto giocano un ruolo preponderante e di primo acchito potremmo pensare che si contendano l’influsso prioritario sul risultato. Chiedersi quale dei due sia determinante quando due persone si attraggono, permettendo al desiderio di accendersi, ci è parso un po’ come indugiare sulla questione dell’uovo e della gallina. Ma qui non si tratta di stabilire chi sia nato prima: agli specialisti sembra chiaro a priori che seduzione (la cosiddetta «attractiveness») e desiderio siano veicolati in modo distinto da vista e olfatto.
Con l’aiuto del dottor Giovanni Barco (specialista in chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva alla Clinica Sant’Anna di Sorengo) e del sessuologo Francesco Bianchi-Demicheli (professore all’Università di Ginevra) abbiamo quindi cercato di dare risposte scientifiche e neuroscientifiche al mistero di conscio e inconscio che portano alla relazione amorosa. I due specialisti, coadiuvati dal maestro profumiere Daniel André, parleranno dell’importanza dei segnali visivi e olfattivi nella seduzione e nella relazione amorosa in una conferenza aperta al pubblico mercoledì 28 ottobre alle 20.30 alla Clinica Sant’Anna di Sorengo.
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