La medicina cinese è sempre più integrata con quella occidentale in un’ottica di complementarità. Ma non è sempre stato così. In Svizzera la situazione ha cominciato a cambiare una decina di anni fa. Infatti nel 2009 Popolo e Cantoni hanno approvato il nuovo articolo costituzionale sulla medicina complementare che obbliga la Confederazione e i Cantoni, nel quadro delle loro competenze, a considerare e integrare la medicina complementare nel sistema sanitario. Da allora è stata riconosciuta la nuova figura del terapista complementare, tra cui quella di naturopata specializzato in medicina cinese. «È stata la svolta», osserva Massimo Vella, terapista complementare, responsabile del nuovo Ambulatorio di Medicina Tradizionale Cinese presso la Clinica Sant’Anna. «Se prima la medicina occidentale ci considerava poco più che dei ciarlatani, nell’ultimo decennio è crescente il numero di medici che si avvicina alle prestazioni della medicina cinese per sfruttarla in modo complementare nella cura dei propri pazienti. Il caso dell’oncologia, a cui è dedicato il nostro centro in modo particolare, è esemplare».
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Terapista complementare e agopuntore
Riconosciuto dalla maggior parte delle casse malati complementari
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